Casa Cervi: arte, storia, memoria

“Casa Cervi: arte, storia, memoria”. In occasione dell’82° anniversario dell’arresto della “Banda Cervi” .

Martedì 25 novembre 2025 – Dalle ore 10.30 Casa Cervi (Gattatico, RE)

In occasione dell’82° anniversario dell’arresto dei Cervi, l’Istituto Alcide Cervi propone una giornata dedicata alla memoria e al patrimonio artistico del Museo con l’iniziativa “Casa Cervi: arte, storia e memoria”, un appuntamento che intreccia storia, arte e racconto civile. La data del 25 novembre segna uno degli episodi più drammatici e simbolici della vicenda dei Cervi, che Casa Cervi continua a ricordare come una radice viva della democrazia italiana.

All’alba del 25 novembre 1943, il podere dei Campirossi fu circondato da un manipolo di fascisti. La “Banda Cervi” (composta dai Sette Fratelli, dal padre Alcide, dall’amico Quarto Camurri e da altri compagni) era già da tempo sotto osservazione per l’attività clandestina a sostegno della Resistenza nascente. I fascisti incendiarono il fienile per costringerli alla resa. Dopo una breve resistenza, per permettere a donne e bambini di mettersi in salvo, la Banda Cervi decise di uscire nell’aia e consegnarsi. Gli arrestati furono condotti nel carcere dei Servi a Reggio Emilia. Un mese più tardi, il 28 dicembre, i fratelli Cervi e Quarto Camurri furono fucilati al Poligono di Tiro. La loro vicenda, divenuta parte fondamentale dell’immaginario antifascista italiano, rimane un punto fermo della memoria civile del Paese.

L’iniziativa del 25 novembre sarà il primo appuntamento pubblico di Vasco Errani dopo la sua nomina a Presidente dell’Istituto Alcide Cervi, avvenuta il 18 novembre scorso a seguito dell’elezione da parte dell’Assemblea dei Soci. Sarà un’occasione per Errani di incontrare la comunità di Casa Cervi insieme alla Presidente uscente Albertina Soliani e al Presidente dell’Istituto Nazionale Ferruccio Parri, Paolo Corsini, in una giornata che lega memoria storica e visioni future dell’Istituto.

PROGRAMMA
Alle ore 10.30, nell’Antisala Genoeffa Cocconi, si terrà la cerimonia di acquisizione di due nuove opere di artisti del territorio emiliano, che entrano a far parte della collezione del Museo.

La prima opera è La famiglia, di Carlo Tassi, scultura in bronzo del 1957 donata dalla Casa Museo Carlo Tassi di Bondeno (Ferrara), che arricchisce il patrimonio artistico di Casa Cervi e rinnova il legame avviato con la mostra dedicata all’artista ferrarese nel 2024l. La scultura rappresenta uno dei temi più ricorrenti nella produzione di Tassi (1933-2011): la centralità dei legami familiari, degli affetti e della solidarietà tra le persone, soprattutto gli umili, valori che l’artista ha sempre interpretato attraverso forme essenziali, volumi compatti e un linguaggio plastico di notevole espressività e intensità emotiva.

La seconda opera è Buoi all’aratura, dell’artista reggiano Giovanni Ferretti, realizzata in lamiera di ferro battuta a freddo tra il 1975 e il 1978 e donata dalla famiglia del partigiano Natale Bassoli, nato a Fabbrico (Reggio Emilia) e scomparso nel 2015. La produzione artistica di Ferretti, figlio di contadini, ha come temi la vita rurale e il lavoro nei campi. Le sue opere sono realizzate prevalentemente in ferro con la tecnica dello sbalzo a freddo, utilizzando punte, scalpelli e martelli: un materiale povero, che nelle sue mani acquista dignità, restituendo valore e memoria agli oggetti e al mondo contadino.

Alla cerimonia saranno presenti a Mara Vincenzi Tassi e Daniele Seragnoli, in rappresentanza della Casa Museo Carlo Tassi. e i famigliari di Natale Bassoli, insieme a Marzio figlio di Giovanni Ferretti.

La mattinata proseguirà alle ore 11.30 con gli interventi istituzionali di Vasco Errani, Albertina Soliani e Paolo Corsini, per il momento conclusivo della mostra “Vivi presenti pugnanti. L’Aventino e l’antifascismo dopo Matteotti”, inaugurata lo scorso 4 ottobre. Alla fine è previsto un aperitivo conclusivo.

La mostra, promossa dall’Istituto Nazionale Ferruccio Parri, dall’Università degli Studi di Milano e dalla Fondazione Anna Kuliscioff, ha portato negli spazi del Museo una lettura rinnovata della stagione dell’Aventino, grazie all’allestimento immersivo dello Studio Fortuna e a materiali pensati appositamente per Casa Cervi. 

Nel calendario della mostra è rientrato anche il seminario del 15 novembre scorso, dal titolo “La stagione reggiana dell’Aventino (1924–1925)” 

Con “Casa Cervi: arte, storia e memoria”, l’Istituto chiude idealmente il percorso iniziato a ottobre e rilegge l’anniversario del 25 novembre come un ponte tra passato e futuro, tra memoria storica e impegno educativo. Ancora una volta, Casa Cervi si conferma luogo di pensiero, testimonianza e partecipazione civile, aperto alla comunità e alle nuove generazioni.

Carlo Tassi, “La famiglia”, 1957

 

 

 

 

 

 

La notizia completa sul sito: www.istitutocervi.it/casa-cervi-arresto-cervi-2025

Rassegna stampa

RER Patrimonio Culturale Emila-Romagna 21 novembre 2025

Resto del Carlino Reggio Emilia 24 novembre 2025

Gazzetta di Reggio 24 novembre 2025

Popolis 24 novembre 2025

Tutte le foto “Casa Cervi arte, storia, memoria”