Con la prolusione del Prof. Daniele Seragnoli, “La Casa Museo: identità, storia e memoria dei luoghi”.giovedì 17 ottobre 2024, è stato inaugurato l’anno accademico 2024/25 dell’UTEF-Università per l’Educazione Permanente, sezione di Bondeno, presso il Centro 2000.
Dopo i saluti inaugurali del Prof. Vinicio Bighi, Presidente Utef, di Simone Saletti, Sindaco di Bondeno e di Francesca Aria Poltronieri, Assessore alla cultura, la lezione inaugurale di Daniele Seragnoli. Un ampio e accurato excursus sul tema che, come un viaggio nella memoria, ha approfondito le ragioni culturali ed emozionali che è possibile oggi incontrare nelle atmosfere particolari delle Case degli Uomini Illustri – piccole o grandi Case Museo – ricche di raccolte d’arte e di collezioni tramite le quali è possibile percepire l’anima e l’essenza dell’antico abitante. Luoghi che lasciano una traccia indelebile non solo dell’arte ma anche di un vivere quotidiano nel quale rispecchiarsi per ritrovare sé stessi e“conquistare” visioni diverse delle nostre vite.
Un’attenzione particolare è stata dedicata al lavoro di valorizzazione delle “Case e studi delle persone illustri dell’Emilia Romagna” che la Regione sta portando avanti ormai da diversi anni, soffermandosi sul patrimonio bondenese rappresentato dalla Casa Museo del p
ittore e scultore Carlo Tassi: una risorsa culturale per il territorio grazie alle collezioni di opere del Maestro, del padre Gaetano, pittore e restauratore, e all’insieme di lavori di altri artisti e dei molti oggetti raccolti e collezionati da Tassi nel corso della sua vita. Oltre alla presenza del suo atelier d’artista che fa della Casa un unicum, potendovi ammirare i numerosi e svariati strumenti di lavoro, penetrando nella “officina del mago” – come qualcuno ha definito gli studi d’artista – e cercare di “carpirne” i segreti, per meglio intendere produzione artistica e personalità.
Daniele Seragnoli, già professore ordinario di Discipline dello Spettacolo all’Università di Ferrara e fondatore e direttore del Centro Teatro Universitario dell’Ateneo, è oggi co-curatore della Casa Museo “La Casa del Pittore-Archivio Carlo Tassi”, mettendo a frutto in tale incarico la sua pluridecennale esperienza sulla concezione del teatro come luogo della memoria e spazio di incontro identitario tra individui, comunità e società.