La Casa Museo è una realtà molto particolare, scegliere di visitarla significa predisporsi ad un racconto che offre la
possibilità di conoscere diversamente e più a fondo l’illustre che l’ha abitata, significa immergersi in ambienti, clima e atmosfere cariche di fascinati valori che possono farne risaltare biografia e produzione, qualità, meriti, significati sottesi e anche segreti (con l’implicito invito a scoprirli e ricavarne esempi e moniti), in maniera reale e concreta ma ancor più simbolica. Soprattutto la Casa Museo è la portatrice di una Memoria particolare, nella duplice accezione di patrimonio collettivo e di ricchezza individuale: la memoria intima e privata che costruisce il senso della vita e di ciò che le ruota intorno. Spazi ben diversi da altre tipologie museali, poiché nel loro radicarsi profondamente nel territorio di appartenenza diventano parte integrante della sua storia, del paesaggio, della gente, evidenziandone anche le qualità meno evidenti. In tutti questi luoghi passa inoltre intensamente la voce narrante di chi le ha volute, acquistate, abitate, costruite.
Grazie a tutto il gruppo di Università Aperta di Imola che nella giornata di sabato 25 gennaio ha organizzato con “Vitanova Viaggi” un “Viaggio tra Bondeno e Ferrara”: un duplice incontro con l’arte, tra modernità e Rinascimento. Il folto gruppo, prima di recarsi nel capoluogo estense in visita alla mostra attualmente in corso a Palazzo Diamanti, ha scelto di fare tappa a Bondeno per conoscere ed entrare nelle stanze della “Casa Museo del Pittore e scultore Carlo Tassi”. Due ore di dialogo intessuto di voglia di sapere e curiosità, ricco di domande e di approfondimenti.
Grazie dunque a loro e a quanti, alla ricerca di un luogo particolare, verranno sempre più numerosi a farci visita.