Dal Fiume verso la Terra dei Cervi

Inserita per la prima volta nel nutrito programma del festival regionale “Scorre” giunto quest’anno alla sua quarta edizione (6-8 settembre), la Casa Museo Carlo Tassi di Bondeno ha proposta una iniziativa che ha riscosso un notevole apprezzamento da parte del numeroso pubblico che vi ha preso parte.

Sotto il titolo “Tra il Fiume e la Terra. Interpretazioni del paesaggio nella pittura del ‘900” nella giornata di venerdì 6 due momenti importanti: prima una conferenza della Prof.ssa Chiara Visentin, direttrice responsabile della  Biblioteca Archivio Emilio Sereni all’ Istituto Cervi e autorevole studiosa del paesaggio, poi l’apertura della mostra “Dediche al Fiume” di Carlo Tassi.

La professoressa Visentin tratteggiando prima la figura di Emilio Sereni, ha proposto attraverso una nutrita serie di suggestive immagini, un interessante approfondimento, su come alcuni autori noti e meno noti che hanno attraversato l’intero XX secolo, hanno interpretato il paesaggio. Entrando in dialogo con le opere in parete del Maestro bondenese, come in un dedalo della fantasia si sono così intrecciate immagini di fiumi e marine, di paesaggi con animali, contadini e mondine al lavoro, aie di campagna, covoni, pianure e montagne, cave carsiche, albe e tramonti. Non sono inoltre mancati accenni a come il lavoro dell’uomo abbia contribuito a plasmare e trasformare il paesaggio. Fino all’emblematica immagine finale – dall’ottocentesca “Carta generale del fiume Po” – a dimostrazione delle modifiche imposte al suo corso per mano dell’uomo allo scopo di adattarlo ai suoi bisogni.

Al termine dell’applauditissima conversazione di Chiara Visentin è stata inaugurata la mostra di Carlo Tassi, un piccolo allestimento di opere provenienti per la maggior parte da collezioni private generosamente prestate per l’occasione. Come ha affermato Mara Vincenzi Tassi, responsabile della Casa Museo, una esposizione di dipinti “padani”, pianure, argini, orizzonti, accesi da luminosi impasti di colore e poesia, che una volta di più mettono in luce la poetica del Maestro bondenese e il suo profondo amore per il territorio in cui ha passato la maggior parte della sua esistenza. In un susseguirsi di barche sul Po, case in golena, alberi e tramonti sul fiume, vedute di Bondeno dal Panaro.

L’evento è stato anche occasione per annunciare un altro importante progetto riguardante Carlo Tassi e il suo lascito artistico: la mostra di una trentina di opere, fra dipinti e sculture, che si aprirà alla fine del mese di settembre per proseguire fino alla metà di novembre presso il Museo Cervi a Gattatico in provincia di Reggio Emilia. Una mostra che intende essere un omaggio all’artista bondenese e che rafforza la collaborazione fra Casa Tassi e Istituto Cervi portando nella pianura reggiana e in un luogo carico di memoria storica e politica una raccolta di opere di Carlo Tassi che testimoniano la sua attenzione nei confronti del paesaggio agrario, dei relativi lavori e tradizioni, delle figure femminili colte nella vita famigliare e lavorativa, mettendo in risalto il ruolo non descrittivo ma profondamente sociale e umano che il Maestro attribuiva al suo agire artistico. Opere fortemente coerenti con il corpus dei lavori conservati presso Casa Cervi e con il loro richiamare i valori della solidarietà sociale, la centralità del lavoro e dei lavoratori nella creazione delle istituzioni democratiche del dopoguerra e i riferimenti agli ideali che hanno animato la Resistenza.

La mostra curata da Paola Varesi Direttrice e Responsabile del Museo Cervi e dalla stessa Chiara Visentin è pensata in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio e costituisce anche un significativo elemento all’interno delle celebrazioni dell’80° anniversario della scomparsa di Genoeffa Cocconi, madre dei sette fratelli Cervi, previste nella giornata del prossimo 14 novembre.

RASSEGNA STAMPA

Claudia Fortini, Resto del Carlino, 08-09-2024

Supercomuni 16-09-2024